Rivelazioni by Melissa de la Cruz

autore:Melissa de la Cruz [Cruz, Melissa de la]
La lingua: ita
Format: epub
ISBN: 9788834715567
editore: Flu87
pubblicato: 0101-01-01T00:00:00+00:00

Capitolo 21

Assumere Lizbet Tilton era stata la decisione migliore che potesse prendere, pensò Mimi complimentandosi per la sua saggezza. Lizbet era una che sapeva il fatto suo, e in pochissimo tempo aveva già prenotato per le date stabilite, stipulato i contratti, steso i bilanci e pagato le caparre. Nel pomeriggio, Trinity e Mimi avevano discusso di menu, colori e addobbi con gli addetti al catering e il designer. Funzionava tutto come un orologio; anche se, da come si comportava Jack, pareva che quell'orologio segnasse il tempo che mancava per il giorno del giudizio.

«Sai di che si tratta?» chiese a Mimi quando la sera si incontrarono nel soggiorno di Trinity.

La 'madre' - Mimi vedeva sempre le virgolette intorno a quella parola, visto che Trinity era sua madre quanto Jack era suo fratello - aveva richiesto che andassero da lei prima di cena. Aveva dato a intendere che voleva parlare di una cosa importante che riguardava il loro legame.

«Ho una vaga idea.» Mimi sorrise. Scompigliò i capelli di Jack, che a sua volta le cinse la vita con un braccio e la tirò a sé. Si erano sempre voluti bene, e anche se lei ora sapeva della sua doppiezza, non era capace di chiudere il cuore a quei sentimenti. Jack non aveva accettato di celebrare il legame così presto in quel ciclo, ma, d'altro canto, neppure aveva fatto alcunché per impedirlo.

Forse la tresca con Schuyler era soltanto questo. Jack la stava usando come spasso.

Una sorta di contorno.

Mimi lo capiva.

Lei stessa aveva trovato un nuovo, gustoso famiglio, ed era stata così vorace che l'altro giorno l'aveva quasi ucciso. Il ragazzo si sarebbe ripreso: bastava che per una settimana se ne stesse alla larga da una certa donna vampiro con i capelli biondi.

Mimi si guardò intorno con aria d'approvazione. Lo studio di Trinity era famoso per la sua eleganza sontuosa e impeccabile. Alle pareti rivestite di velluto erano appesi ritratti a grandezza naturale di aristocratici del XVII e XVIII secolo, opere di Vigée-Le Brun e Winterhalter. C'era un pianoforte Erard in un angolo - lo stesso che Chopin aveva usato per comporre i suoi Etudes. Il bonheur du jour, un raffinato, piccolo scrittoio al quale Trinity redigeva le sue cartoline di ringraziamento composte da una sola parola ('Bravo!', in italiano, era il suo classico compimento dopo esser stata a una cena di gala da qualche amico) era stato realizzato in origine per il Grand Trianon.

Mimi decise che quando avesse ereditato il suo enorme patrimonio e si fosse trasferita con Jack nella loro casa al 740 di Park Avenue, avrebbe assunto lo stesso designer.

Dopo qualche minuto, nella stanza entrò Trinity reggendo due lunghe scatole d'ebano con decorazioni in filigrana d'oro. Mimi avvertì uno spostamento sensoriale, una sorta di corsa della memoria, e a un tratto seppe perché erano lì.

«Ma dov'è Charles?» esclamò. «Non possiamo farlo senza di lui, giusto?»

«Ci ho provato, cara. Ma non vuole uscire dal suo studio. È proprio...» Trinity si strinse nelle spalle, un movimento appena percettibile. Mimi capì che la madre si atteneva a una rigida etichetta.

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